
La visione d’insieme, un elemento fondamentale per il successo ed il benessere in azienda.
Secondo vari esperti, il segreto del successo aziendale e del benessere sul luogo di lavoro risiede nel porsi una domanda fondamentale:
qual è lo scopo della mia azienda?
E soprattutto: in che modo il mio lavoro contribuisce a tale scopo?
Una volta trovate le risposte e le sinergie tra le due cose si diventa una risorsa di maggior valore professionale ed umano.
Capire la ragione dell’esistenza del proprio lavoro vi rende dipendenti migliori
Martha Delehanty, in occasione del convegno From Day One a giugno ha dichiarato: “Trovare un collegamento fra i motivi per cui l’impresa esiste e il modo in cui realizza un profitto, e avere le idee molto chiare sulla questione, è probabilmente uno dei più grandi segreti del successo”.
Non è importante il ruolo che si ricopre in azienda, sapere con esattezza il motivo per cui si è utili in azienda motiva maggiormente i dipendenti e li rende più produttivi.
Uno studio condotto dalla Harvard Business School (Hbs) nel 2014 ha evidenziato come i lavoratori delle mense universitarie servivano gli studenti più rapidamente, e gli studenti rimanevano più soddisfatti, quando questi ultimi e i lavoratori si vedevano a vicenda, rispetto ai casi in cui non potevano vedersi.
Inoltre, una ricerca della University of Michigan condotta nel 2007 ha dimostrato come gli operatori dei call center si dimostravano più efficienti, nel momento in cui avevano l’opportunità di conoscere i beneficiari delle borse di studio per i quali tentavano di raccogliere i fondi.
Vedere i risultati tangibili del proprio lavoro, in entrami i casi, sembra motivare maggiormente i dipendenti.
Questo tipo di consapevolezza, ovvero quella di conoscere lo scopo del proprio lavoro, aiuta anche ad avere ottimi risultati nel lungo termine, qualora si riesca a capire cosa c’è “dietro l’angolo”. Neil Irwin ha dichiarato infatti, che acquisire questa conoscenza può aiutare a rispondere ad una serie di domande, tra le quali:
- Dove viene creato il valore?
- Quali parti di questa azienda lo stanno sviluppando?
- Quali sono le attività che potrebbero essere automatizzate o essere sottoposte a nuove pressioni competitive?
Una volta fissato in maniera approfondita il modo in cui l’azienda e l’intero settore stanno evolvendo, sarà chiaro quali competenze acquisire per rimanere al passo con i tempi.
Capite prima di tutto il rapporto fra il vostro lavoro e quello del vostro responsabile
Il processo di “scoperta” del legame tra il lavoro del singolo dipendente e lo scopo generale dell’azienda non è semplice. Per raggiungere la consapevolezza necessaria, è possibile partire dal primo gradino, ovvero capire il rapporto tra il proprio lavoro e quello del proprio responsabile. Questo può essere particolarmente utile per capire il proprio ruolo e quello del vostro team all’interno del quadro complessivo.
Sapere quali siano le cose che al proprio responsabile importano di più è un ottimo punto di partenza: ore di lavoro, numero di nuovi clienti, o l’immagine aziendale che si percepisce all’esterno.
Il modo migliore per ottenere quest’informazione è chiedere direttamente al vostro responsabile quali siano le sue priorità. L’ex dipendente di Google ed executive di Facebook Libby Leffler raccomanda ai neoassunti di verificare se i loro obiettivi siano allineati a quelli del loro responsabile, attraverso un semplice confronto: da un lato portando le proprie idee di priorità, dall’altro verificare se queste risultano in linea con quelle del proprio responsabile.
Al di là del fatto di fare colpo sul proprio capo, la chiarezza sullo scopo che ci si prefigge può fare la differenza tra una persona che si limita a tollerare il proprio lavoro e una che lo ama. Senza dubbio avere uno scopo è sempre stato molto importante per un dipendente, ma secondo Delehanty oggi ha più senso che mai.
In sintesi, capendo il legame con la mission della propria azienda non solo si diventa più produttivi ed efficienti ma anche il benessere sul luogo di lavoro ne trarrà vantaggio.








